ENNA. Un normale contrasto di gioco durante una partita, al cinquantaseiesimo minuto di una gara dei play off delle giovanili. A quel punto un calciatore catanese va in escandescenze e prende a calci e pugni un avversario del Città di Enna. È accaduto in una gara degli allievi del mese scorso. La vittima ha riportato la frattura del setto nasale. Adesso al calciatore violento, un diciassettenne di San Giovanni La Punta che gioca nell'Asd San Gregorio, il questore di Enna Ferdinando Guarino ha imposto il Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il giovane, all'undicesimo minuto del secondo tempo della partita del 23 aprile scorso, a seguito di un normale contrasto di gioco, avrebbe preso a pugni e calci un avversario.
A quel punto gli animi si sono riscaldati, sono dovuti intervenire i poliziotti e l'arbitro ha dovuto sospendere la gara, per evitare altre violenze. Adesso il questore di Enna, come detto, ha adottato per il minorenne il divieto di accesso per 3 anni in tutti i luoghi in cui si svolgono competizioni calcistiche della società A.S.D. San Gregorio, oltre che in tutti gli stadi o altri impianti sportivi in occasione di eventi calcistici riguardanti i campionati della Lega Nazionale Dilettanti, con l'obbligo di comparire al comando stazione dei carabinieri di San Giovani La Punta, al trentesimo del primo e del secondo tempo di tutti gli incontri ovunque disputati dalla sua squadra. Il provvedimento è già stato notificato al giovane e ai suoi genitori, poi il Gip del Tribunale per i minorenni di Caltanissetta ha confermato l'obbligo di comparizione.
La misura di prevenzione adottata dal questore si inserisce in un'ampia campagna di contrasto a ogni forma di violenza, anche in occasione di manifestazioni sportive, fortemente promossa dal Questore Guarino, nella convinzione che «lo sport è e deve essere un momento di aggregazione giovanile, veicolo di messaggi positivi, non certo una occasione per porre in essere comportamenti violenti». Il calciatore di Enna, si ricorda, aveva riportato la frattura del setto nasale e un trauma cranico minore, giudicati guaribili dai medici in 20 giorni. Inoltre il Gip, nella convalida, ha rimarcato l'assoluta gravità della condotta contestata, «in ragione della violenza, del mancato rispetto delle leggi e delle norme di correttezza comportamentale in occasione dell'espletamento di manifestazioni sportive».
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