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Nicosia, sequestrate 875 bombole di Gpl

Il sequestro è avvenuto nella frazione di Villadoro. Il deposito all’aperto conteneva una quantità di Gpl pari ad oltre 13 mila kg mentre i permessi prevedevano lo stoccaggio di soli 500 chilogrammi

NICOSIA. Sequestrate nella frazione di Villadoro 875 bombole di Gpl conservate in maniera precaria e quindi potenzialmente pericolose. Le bombole che contenevano il pericoloso e infiammabile materiale erano accatastate all’aperto assieme a molti detriti. Il titolare del deposito è stato denunciato a piede libero. L’intervento delle Fiamme gialle, che ha riscontrato violazioni della normativa in materia di sicurezza antincendio, è della tenenza di Nicosia, guidata dal tenente Vittorio Di Bernardo, e ha permesso di mettere in sicurezza l’area del deposito e di asportare una quantità enorme di Gpl, pari ad oltre 13 mila kg., per la quale il titolare del deposito non era autorizzato. Il sequestro è uno dei più consistenti mai operati nel territorio. Il rinvenimento del potenzialmente pericoloso materiale è avvenuto nel corso di una normale attività di controllo del territorio di una pattuglia della tenenza nicosiana. «L’ingente quantitativo di bombole e l'apparente stato di abbandono in cui versavano i recipienti, hanno da subito insospettito ed allarmato i militari che - spiega il tenente Di Bernardo, presente alle operazioni di controllo - hanno così proceduto ad identificare il proprietario del deposito». Verificate le licenze, è emerso che il titolare aveva i permessi in regola ma per lo stoccaggio di soli 500 chilogrammi di Gas di petrolio liquefatto. Invece il Gpl stoccato, in condizioni che i militari non hanno ritenuto adeguate, era di parecchio in esubero rispetto a quelle consentite dai permessi che superava di 26 volte visto che erano stoccate bombole per un totale di 13 mila kg. di Gpl. «Inoltre - continua Di Bernardo - solo alcune delle bombole piene sono state rinvenute nell’apposito box ignifugo, mentre la gran parte, sia vuote che piene, erano accatastate all’aria aperta, con detriti vari, serbatoi in plastica ed eternit, e carcasse metalliche. Accertata così la violazione della normativa in materia di sicurezza antincendio, i militari hanno proceduto - conferma Di Bernardo - al sequestro di 875 bombole di varia misura dai 15 ai 10 kg. ciascuna, consentendo la messa in sicurezza del sito e scongiurando rischi e pericoli per la sicurezza e la salute pubblica».

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