ENNA. Ancora interventi nell'area di Montesalvo per mettere definitivamente in sicurezza la zona contro il rischio derivante dall'emanazione di onde elettromagnetiche da parte delle antenne. L'assessore ai Lavori pubblici Francesco Nasonte nel corso dell'ultimo consiglio comunale ha dato notizia che gli interventi inizieranno entro il 31 dicembre. «Per la verità - dice Nasonte - un primo accordo prevedeva che questi lavori dovessero essere conclusi entro il 30 settembre ma è stata autorizzata una proroga negli interventi». Da chi? «Poche settimane fa c'è stato un incontro fra i responsabili delle aziende interessate, il Comune e il ministero. Proprio i responsabili del ministero hanno sostenuto tale richiesta. In ogni caso è questione solo di poche settimane e gli interventi inizieranno per chiudere definitivamente tale annosa vicenda». Insomma queste antenne verranno delocalizzate oppure no? «Verranno spostate ma sempre nella stessa area». Ma non dovevano andare nei monti di fronte Montesalvo, fuori dal centro cittadino?
«Questa è stata la richiesta del Comune ma non condivisa né dalle aziende e neppure dal ministero». Il perché è presto detto. Per le aziende l'investimento da mettere in campo era considerevole. Infatti nella zona prescelta non è presente alcun servizio. Non esistono impianti per la fornitura di energia elettrica, di acqua e neppure una seppur minima rete stradale. Insomma c'era da ricreare tutto. Quindi solo fattori economici hanno determinato la bocciatura della delocalizzazione? «Assolutamente no. C'è anche una risposta tecnica alla soluzione adottata. Tutte le fonti scientifiche assicurano che le onde elettromagnetiche per così dire negative sono quelle emanate dalle trasmittenti radiofoniche. Queste di neutralizzano se vengono emesse da una certa altezza». E quindi? «Le antenne - conclude Nasonte - verranno sposate in posizioni più alte e gli apparati verranno alzati ancora di più tanto da superare abbondantemente la soglia di sicurezza». La soluzione adottata è quindi solo uno spostamento sperando che i dati utilizzati siano veramente oggettivi e non di parte. Questa è una querelle che da tempo ha investito la città. Nel 2000 l'allora sindaco Rino Ardica in una delle sue prime decisioni emanò una determina per l'immediato spostamento di tutte le antenne. Ma i concessionari che rispondono alle più grosse sigle di comunicazione nazionale e ai ministeri misero in campo un pool di avvocati che già al Tar bloccarono tutto. Adesso siamo a questo spostamento che visivamente non dovrebbe cambiare granchè nell'area ma che concretamente, secondo i dati ministeriali prodotti, e a sentire anche l'assessore Nasonte, dovrebbe alzare e di molto la soglia della sicurezza. In questa consiliatura del problema se né occupato con una certa risolutezza il consigliere del Pd Paolo Timpanaro: «Il nostro primo obiettivo riguarda la tutela e la salvaguardia della salute della gente. Apprezzo l'impegno dell'amministrazione ma continueremo a vigilare sull'emissione delle onde elettromagnetiche».
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