AIDONE. È aumentato nel 2014 il numero dei visitatori di Morgantina e del Museo Archeologico di Aidone, in attesa del ritorno da Malibù di "Hades", la testa di terracotta raffigurante il Dio della Morte, trafugata dai tombaroli e rivenduta in giro per il Mondo. L'aumento dei visitatori rispecchia il sempre più diffuso interesse per i reperti di Aidone, il cui fiore all'occhiello è la Dea di Morgantina, rientrata alcuni anni fa dagli Stati Uniti.
«Nei primi sei mesi dell'anno abbiamo 5 mila persone in più rispetto all'anno scorso - afferma la dirigente del Museo archeologico regionale Laura Maniscalco - anche se ancora non abbiamo elaborato il dato relativo alla loro provenienza e alla «costumer satisfaction» (il test per la soddisfazione dell'utente, ndr.). Nonostante le difficoltà che non mancano, speriamo di aumentare ancora questi numeri, anche tenendo aperto il più possibile. Poi svolgiamo varie attività, come un convegno nazionale di Geoarcheologia con 140 partecipanti, «Morgantinon», «Morgantina rivive», progetti con le scuole, una convenzione con la Stazione sperimentale di Granicultura per lo studio del grano. Presto partiranno progetti con il Po Fesr, altri ancora per gli Argenti di Morgantina, mentre è in corso un'attività di scavo di una missione dell'Università della Virginia, assieme alle attività dell'università Kore».
Apertura straordinaria del Museo e dell'Area Archeologica a Ferragosto
Mattina al museo e pomeriggio al sito archeologico. In un'estate che sembra aver svegliato, a livello nazionale, l'interesse per la storia e per l'arte, ad Aidone si lavorerà pure a Ferragosto. "L'Area archeologica di Morganitna - recita una nota del dirigente del Museo regionale - sarà aperta e resa visitabile ai visitatori nel giorno di Ferragosto, nelle ore pomeridiane. L'apertura dell'importante struttura sarà garantita dalle 14 alle 19. Nella giornata di Ferragosto sarà garantita, anche, l'apertura del Museo di Aidone dalle 9 alle 14".
Tornerà il Dio della Morte, ma non si sa quando
«Si lavora per il rientro di Ade». È l'unica dichiarazione della dirigente del Museo regionale sulla questione relativa ad Hades. A un anno e mezzo dall'annuncio del rientro da parte del Paul Getty Museum di Malibù, non si conoscono ancora le date del rientro del Dio dell'Oltretomba. La statua, si ricorda, ha fatto un giro romanzesco, venduta in Svizzera, poi a Londra e poi a New York, dove l'acquirente nel 1985 la cedette al Getty, che l'ha esposta nelle sue vetrine inizialmente come "manufatto dell'arte greca classica di probabile provenienza dall'Italia meridionale". Nessuno sospettava che provenisse dalla provincia di Enna, sino a quando non fu dimostrata la sua provenienza (tramite comparazione con un altro reperto di Morgantina). A gennaio 2013 il Los Angeles Times scrisse che il reperto, di forte impatto - perché esprime tutta l'inesorabilità e la freddezza del signore della morte - sarebbe dovuto restare in mostra in America ancora per un anno, prima di rientrare in Sicilia, dove sarebbe dovuta andare in mostra a Palermo e poi essere collocato definitivamente al museo di Aidone. Ma ad oggi quel momento non è ancora arrivato.
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