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Nicosia, «acqua non potabile a Villadoro»: è polemica

NICOSIA. Si ripropongono anno dopo anno i problemi di approvvigionamento per gli abitanti della frazione di Villadoro, che ancora una volta devono fare i conti con l’acqua sulfurea. In estate l’acqua potabile si esaurisce e così è consuetudine che all’approvvigionamento idrico della frazione si provveda collegando la rete idrica al pozzo di Ficilino. Si tratta di un pozzo da cui esce acqua sulfurea e quindi non potabile. È acqua che si può utilizzare per gli usi igienici, ma non per quelli alimentari. A vietare l’uso dell’acqua a fini potabili è stata emessa l’ordinanza sindacale 40/2014 che ha decorrenza dal 20 agosto e fino a nuove disposizioni. A questo tipo di erogazione i villadoresi sono abituati invece lo sono molto meno alle bollette pagate per intero. Infatti in considerazione di questo disservizio quando il servizio idrico era gestito dal Comune gli abitanti di Villadoro pagavano una bolletta dimezzata che in qualche modo li risarciva del disagio patito. Ma invece da quando il servizio è gestito da Acqua Enna, per i villadoresi il problema dell’acqua non potabile non si è risolto ma in compenso per loro le bollette sono arrivate puntualmente e senza nessuno sgravio. A Villadoro, infatti, il canone idrico è identico a quello di Nicosia anche se di fatto nella frazione nei mesi estivi viene erogata acqua non potabile. Più volte, nel corso degli anni, è stato chiesto ad Acqua Enna, società che gestisce il servizio idrico, di adeguare i canoni operando una riduzione, ma senza ottenere lo sgravio. C.Pu.

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