PIAZZA ARMERINA. Il tasso di mancata riscossione della tariffa rifiuti è al 40 per cento, in pratica quasi un cittadino su due non paga la bolletta dell’immondizia, facendo venire a mancare alle casse comunali 1 milione e 600 mila euro.
E si tratta della somma del potenziale squilibrio finanziario sul quale ruotano i numeri del Bilancio di Previsione in fase di preparazione. Una buona fetta di piazzesi non paga la bolletta perché non ce la fa materialmente a far quadrare i conti a fine mese, un’altra buona fetta fa finta di non farcela e continua a non pagare. L’ex ragioniere capo Alfonso Catalano, appena lo scorso febbraio, aveva scritto alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, parlando apertamente di squilibrio di bilancio e di rischio di dissesto finanziario, causato proprio da questo vuoto del 40 per cento legato ai rifiuti. Nella Ricognizione delle risorse finanziarie e della spesa comunale, messo a punto con delibera dalla giunta qualche giorno fa, si parla di un garantito permanere degli equilibri di bilancio anche per l’anno in corso. Ma sarà necessario far quadrare i conti soprattutto in sede di bilancio di Previsione e dopo aver dato il via libera in consiglio comunale alla triade tributaria: Tari, Tasi e Imu, con l’approvazione dei relativi regolamenti. La zavorra sui conti comunali è sempre stata legata alla voce rifiuti. Fino al 2012 per i rifiuti il Comune ha riscosso dai cittadini 6 milioni e 241 mila euro per gli anni pregressi, ma i pagamenti comunali all’Ato per il servizio di gestione dell’immondizia sono stati pari a 8 milioni e 685 mila euro, cioè 1 milione e 600 mila euro in più. Nei primi otto mesi del 2013 il saldo negativo fu di quasi 1 milione di euro, con riscossioni per 1 milione e 189 mila euro e pagamenti per 2 milioni e 88 mila euro. Il risultato? Uscite maggiori delle entrate per 3 milioni e 343 mila euro. Lo sblocco del servizio di Tesoreria, però, ha alleggerito le preoccupazioni dei primi due mesi dell’anno, nei quali a mancare erano anche le anticipazioni di cassa. E intanto mancheranno all’appello altri 700 mila euro, derivanti da ulteriori minori trasferimenti. Il Mef, il ministero dell’Economia e finanze, avrebbe ridotto di 378 mila euro le somme destinate a Piazza dal fondo di solidarietà per i comuni, mentre un altro 15 per cento, altri 300 mila euro, potrebbero venir meno dai trasferimenti della Regione.
Per far quadrare i conti nel bilancio 2014, quindi, occorrerà utilizzare la leva dei nuovi tagli, ma anche la lotta all’evasione. Ai dirigenti dei vari settori, intanto, è stato già imposto di ridurre del 5 per cento gli importi dei contratti di acquisto o fornitura di beni e servizi.
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