LEONFORTE. In paese ben 62 famiglie con figli minorenni vengono ritenute «indigenti», tanto da chiedere di far accedere un proprio componente all'opportunità di svolgere qualche attività lavorativa per il Distretto socio-sanitario di Agira. Ancora non è chiaro se l'opportunità sarà concessa a tutti o solo a parte dei disoccupati inseriti in graduatoria, perché adesso dovrà essere stilata una graduatoria distrettuale, con i paesi vicini. Ogni disoccupato riceverà un «compenso» di 400 euro al mese e sarà occupato 4 ore a giorno, 5 giorni alla settimana, per un massimo di tre mesi. I contributi provengono da un bando del Distretto, in favore di 107 famiglie indigenti (centosette nell'intero distretto). E in realtà a Leonforte, a presentare domanda, erano state ben 86 famiglie, ventiquattro delle quali sono state ritenute prive dei titoli per partecipare. La graduatoria definitiva è stata pubblicata adesso all'albo pretorio del Comune. Le famiglie ammesse sono di Agira, Leonforte, Assoro, Nissoria e Regalbuto.
«Il Distretto - si legge nel bando - intende sostenere le famiglie con difficoltà economiche valorizzandone le potenzialità interne e ponendole a servizio della collettività. I beneficiari saranno impegnati in attività lavorative utili alla collettività». Che sia un bando destinato a far tirare un sospiro di sollievo alle famiglie, poi, si evince dai requisiti stessi richiesti per essere ammessi al contributo: la presenza di figli minori, lo "stato di disoccupazione di tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare" dal 1 gennaio 2014; non usufruire di altre misure assistenziali, "non aver usufruito nel 2014 di misure assistenziali o di indennità superiori a 400 euro"; e avere un Isee, l'indicatore socio economico, inferiore a 5 mila euro. L'obiettivo, in sostanza, è evitare fenomeni di emarginazione dei minorenni, che possano derivare dalle condizioni economiche disagiate della famiglia. Il compenso, altro dato importante, non costituirà "un reddito da lavoro autonomo o dipendente", ma sarà un intervento assistenziale, che dunque non è "soggetto ad alcuna ritenuta"; e verrà corrisposto per i giorni di effettiva presenza al "lavoro". Ogni Comune poi sceglierà come utilizzare i beneficiari, tra attività di accompagnamento dei disabili o degli anziani nelle attività quotidiane, supporto scolastico degli alunni con disabilità, custodia e pulizia delle aree verdi comunali e manutenzione o pulizia degli edifici pubblici.
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