ENNA. Sono 960 i nuovi immatricolati all'università Kore di Enna contro gli 826 dello scorso anno. Lo ha comunicato, nel corso di una conferenza stampa il rettore Giovanni Puglisi, confermando che Enna si attesta come l'università della Sicilia centrale. La maggior parte degli studenti provengono da Caltanissetta seguita da Enna, Catania, Siracusa e Agrigento. Puglisi ha anche annunciato che presto l'università acquisirà i locali del liceo linguistico, passato da provinciale a statale, che aggiunti alla biblioteca in fase di costruzione completeranno una sorta di campus universitario. Tra le novità annunciate anche il cambiamento del corso di laurea di Scienze della Sicurezza in «Diritti umani e sicurezza dei territori», l'unico in Italia, e quello di Archeologia in «Studi letterari e beni culturali». «Dobbiamo prepararci a fronteggiare con personale specializzato - ha spiegato il rettore - questa emergenza umanitaria di migranti che arrivano da ogni dove. Abbiamo anche pensato che un corso che si occupa invece che di soli beni archeologici ma, piuttosto, di beni culturali in genere sia più appropriato alla vocazione della Sicilia». Puglisi ha anche detto che attraverso la Fondazione Sicilia, ma sempre in collaborazione con la Kore, ha affidato all'ex ministro Francesco Rutelli l'incarico di studiare un piano di rivalutazione dell'area ennese, di Piazza Armerina e Morgantina e del calatino. Sull'istituzione della facoltà di Medicina, Puglisi ha osservato: «A Caltanissetta c'è un polo che fa capo a Palermo. Noi siamo disponibili eventualmente ad accogliere questo ma siamo anche aperti alla proposta della Fondazione Proserpina sull'istituzione di una Facoltà ex novo. La parola ora passa a Roma».
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