ENNA. Secondo il perito del Tribunale, il racconto su cui si fonda l' accusa, seppur proveniente da due ragazzini minorenni, sarebbe credibile e attendibile. Ma è già battaglia di perizie al processo a carico di uno psicomotricista di 48 anni, accusato di violenza sessuale aggravata e corruzione di minore ai danni di due ragazzi, rispettivamente di 16 e 12 anni all' epoca dei fatti, all' interno di un centro per riabilitazioni psico-motorie della provincia.
L'imputato è difeso dagli avvocati Maria Giambra e Antonio Impellizzeri. Il processo si celebra dinanzi al Tribunale collegiale di Enna, presieduto da Francesco Paolo Pitarresi. L'accusa è sostenuta dai Pm Francesco Lo Gerfo e Stefania Leonte. Dinanzi ai giudici hanno deposto dunque due esper ti, un perito fonico sulle intercettazioni e un perito, che ha deposto in merito all' incidente probatorio e alla capacità a testimoniare delle presunte vittime.
Una tesi, la totale attendibilità del racconto delle persone offese, che è contestata dalla difesa, perché una consulenza di parte sembrerebbe ipotizzare elementi di "suggestione" del racconto. La difesa, in sostanza, ha contestato i protocolli utilizzati per le prime audizioni dei minorenni.
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