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Bimbo morto in grembo, indagato un medico di Piazza Armerina

Svolta nelle indagini sul decesso del figlio della coppia di Valguarnera che ha scoperto, al nono mese di gravidanza, che il cuore del feto non batteva più

ENNA. Un medico di Piazza Armerina è stato iscritto nel registro degli indagati per la morte, mentre era ancora nel ventre materno, di un bambino, figlio di una coppia di Valguarnera. La tragedia si è consumata lunedì scorso all'ospedale di Enna, dove marito e moglie sono giunti e i medici, facendo un'ecografia, si sono accorti che non si sentiva il battito del feto.
È slittata a domani l’autopsia sul corpicino del piccolo, inizialmente prevista per ieri; proprio perché il Pm, Ferdinando Lo Cascio, ha proceduto all’iscrizione di una persona sul registro degli indagati. Questo provvedimento, va sottolineato, in casi del genere è praticamente un atto dovuto a garanzia dell’indagato stesso. Adesso teoricamente, infatti, ha diritto, se ritenesse, di nominare un esperto per partecipare all’autopsia. Il conferimento dell’incarico avverrà domani alle 16,30 al secondo piano del Palazzo di Giustizia. Poi presumibilmente tutti gli esperti delle parti si sposteranno all’obitorio, per effettuare l'esame autoptico. Anche la famiglia del piccolo, che è assistita dall'avvocato Sinuhe Curcuraci, quasi certamente nominerà un proprio esperto.
I genitori, si diceva, hanno saputo ciò che era accaduto non appena sono giunti in ospedale, al Pronto soccorso dell’«Umberto I». Sarà l'autopsia dunque a stabilire tempi e motivi di questa tragedia. I familiari hanno presentato denuncia, con l'obiettivo di conoscere la verità. Da Enna hanno fatto notare che la morte è avvenuta prima dell'arrivo in ospedale, dunque l'«Umberto I» non ha alcuna responsabilità della tragedia, circostanza che fra l'altro era stata riferita da subito dal nonno del bambino, che ha contattato la stampa alcuni giorni fa: ad Enna non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

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