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Enna, la chiesetta dell'Addolorata torna a risplendere

La chiesa della fine del 1600 è stata chiusa per un radicale restauro. Giovedì sera è stata riaperta al culto con la professione solenne di otto nuovi giovani confrati

ENNA. Una perla della città messa in sicurezza e una festa per una delle confraternite più antiche di Enna. È stata riaperta al culto giovedì sera la chiesetta della Madonna Addolorata, sede dell’omonima confraternita, dopo mesi di lavori di restauro, e la presenza del vescovo Rosario Gisana ha arricchito le celebrazioni in onore della Vergine dei Sette dolori che per tradizione si tengono il 15 settembre e che quest’anno sono state opportunamente spostate a ottobre.

Chiusa al pubblico per problemi di sicurezza, dallo scorso luglio la bella chiesa eretta alla fine del 1600 è stata oggetto di un poderoso restyling che ha compreso la sistemazione del tetto, le regimentazione delle acque, una nuova illuminazione artistica interna tutta a led, una tinteggiatura generale, il decoro dei capitelli, la sostituzione di vetri e finestre e infine una sistemazione del sistema di riscaldamento. «Tutto grazie al quasi esclusivo contributo dei confrati – ha tenuto a specificare il rettore della confraternita dell’Addolorata, William Tornabene –. I confrati con sacrifici e generosità hanno fatto sì che questa chiesa non cadesse nell’incuria. Cadeva già l’acqua piovana dentro, se non si agiva con tempestività rischiavamo di dover affrontare danni strutturali molto gravi», ha aggiunto con cognizione il rettore che è anche architetto. Un piccolo sostegno ai lavori è arrivato anche da alcuni commercianti e devoti del quartiere del Mercatino Sant’Antonio dove sorge la chiesa.

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