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Miniera di Pasquasia, interrogato l’ex Prefetto

Con Giosuè Marino si sono conclusi gli interrogatori per l’inchiesta della Procura sulla «bomba ecologica» di amianto

ENNA. Si sono chiusi gli interrogatori dell’inchiesta della Procura di Enna sulla «bomba ecologica» di Pasquasia, provocata da amianto e rifiuti speciali. Dopo l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’ex assessore Pier Carmelo Russo, anche l’ex assessore regionale Giosuè Marino è salito al secondo piano del Tribunale per essere interrogato dal sostituto procuratore Francesco Rio, che coordina l’indagine.  Un esame, il suo, durato poche decine di minuti, quanto è bastato per ribadire l’impegno che l’ex Prefetto di Messina ha posto, nel suo mandato assessoriale, per Pasquasia, ma ricordando di aver acquisito delega all’Energia solo pochi mesi prima che, nel marzo 2011, l’ex miniera fosse sequestrata dalla Procura. In questo frangente, comunque, Marino avrebbe attivato quanto di sua competenza per accelerare le procedure che avrebbero poi portato al finanziamento milionario della bonifica, un lavoro che poi è stato fermato da un’altra inchiesta.  Prima di lui, dunque, avevano già risposto al pm altri due esponenti dell'ex governo della Regione Sicilia, presieduto da Lombardo. Non ha chiesto l'interrogatorio, invece, l'ex consegnatario del sito di Pasquasia, l'ingegnere Pasquale La Rosa, indagato anch’egli.

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