ENNA. Patto per Enna esce ringalluzzito dal successo ottenuto per la riuscita dell'incontro di venerdì scorso a sala Cerere sul servizio idrico provinciale. Conferma la volontà di non fermarsi "alla sterile denuncia" ma di "mettere in campo tutte le azioni necessarie per giungere alla risoluzione del contratto tra Ato idrico e AcquaEnna". Per toccare tale traguardo i consiglieri Dipietro, Gargaglione, La Porta, Bruno, Contino, Fiammetta, Incardone e Fussone reputano essenziale "il supporto fornito dai cittadini che hanno già sottoscritto a centinaia la proposta di delibera popolare per l'affidamento del servizio idrico integrato all'Asen".
Oltre al percorso dichiarano anche i tempi per attuare la rivoluzione: «Deve avvenire prima che si voti per le comunali per invertire la tendenza delle troppe promesse tradite dopo il voto popolare». Se questa è la strada segnata, il Patto non manca però di puntare il dito e lo fa con decisione contro "il Pd, principale protagonista dello sfascio che porta alla liquidazione della nostra provincia". Un partito ritenuto "delegittimato anche dai vertici nazionali che, per bocca del proconsole Faraone, il quale, incoraggia iniziative che si contrappongano alla segreteria provinciale". Secondo i consiglieri, Faraone avrebbe sciolto anche "la riserva ufficiale per la candidatura a sindaco".
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