ENNA. Fu coinvolto in un incidente, stette male per alcune settimane e non riuscì a consegnare in tempo, per problemi di mobilità, la consulenza che gli era stata commissionata dalla Procura di Enna. Per questo la magistratura requirente aveva chiesto il rinvio a giudizio del suo stesso perito, il professore Emiliano Maresi, ordinario di Anatomia patologica dell'università di Palermo. Per l'accademico era stato ipotizzato il reato di omissione in atti d'ufficio. Adesso però il professore, che è difeso dall'avvocato Gabriele Cantaro, è stato assolto con formula piena. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal Gup Calogero Commandatore, nel processo che si è svolto con la formula del rito abbreviato. L'accusa, in sostanza, contestava al docente il tardato deposito di una perizia. La difesa, invece, è riuscita facilmente a dimostrare, documenti alla mano, che il ritardo non era stato provocato da alcuna inerzia o omissione, ma da un motivo valido: a causa dei postumi di un incidente, Maresi, persona al di sopra di ogni sospetto di trascuratezza, che è sempre stato puntuale nel deposito delle perizie, non era riuscito a procedere. A seguito di quell'incidente, infatti, fu operato e costretto a una lunga riabilitazione, non potette neppure rispondere alle sollecitazioni del pubblico ministero Paola D'Ambrosio.
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