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Piazza, 40 famiglie si mobilitano: «No ai migranti in via Da Vinci»

Chiesta misura urgente per bloccare l’arrivo di cento richiedenti asilo politico

PIAZZA ARMERINA. Una misura straordinaria e urgente per bloccare l’arrivo di 100 migranti richiedenti asilo in un palazzo condominiale di via Leonardo Da Vinci. A chiederla al sindaco Filippo Miroddi il comitato civico “Legalità Quartiere Normanni Santa Croce”, un movimento di 40 famiglie che teme «gravi ripercussioni per l’ordine pubblico e la sicurezza dei residenti».

La commissione consiliare Sanità, che ha ascoltato una numerosa delegazione di famiglie, si è già impegnata lunedì pomeriggio a convocarsi al più presto direttamente alla Prefettura di Enna per appoggiare la preoccupazione delle 40 famiglie e chiedere un tetto massimo all’arrivo di migranti in città.

Del resto già oltre 2 mila cittadini, firmatari di una petizione pubblica promossa da Fratelli d’Italia dietro presentazione di un documento d’identità, così come altri 150 cittadini, commercianti e imprenditori autori di un’altra e separata sottoscrizione, avevano chiesto di porre un limite all’arrivo di nuovi richiedenti asilo.

Raccolte di firme rimaste del tutto inascoltate sia dalle istituzioni piazzesi locali quanto da quelle governative provinciali, cioè dalla Prefettura di Enna, ora accusata di rimanere indifferente alle ripetute richieste di attenzione arrivate dall’uomo della strada. «Siamo disposti a tutto per affermare la nostra contrarietà, faremo le barricate con tutte le nostre forze, in gioco è la serenità e tranquillità nostra e dei nostri figli», assicura Davide Careri, presidente del comitato civico. I residenti promettono battaglia. Nelle prossime ore potrebbe scattare un incontro tra una delegazione del comitato e il sindaco Filippo Miroddi.

Al primo cittadino il comitato chiede di decidere da che parte stare. Forti preoccupazioni sono arrivate anche dagli altri comitati di quartiere, come Canali e Castellina, i quali chiedono di porre un forte limite al numero di migranti da accogliere in città. Tutti affermano la stessa cosa: «Ad essere tutelati e ascoltati sono i migranti e chi fa business con i migranti, mai la popolazione locale che si vede piombare addosso dall’alto le decisioni assunte da altri, senza mai essere sentita».

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