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Troina, allarme tumori: parte il monitoraggio per l'inquinamento

I campi elettrici e magnetici saranno passati ai raggi x: l’amministrazione Venezia stanzia seimila euro

TROINA. A distanza di molti anni dalle voci che si sono rincorse per giustificare l’aumento, in città, di gravi patologie quali tumori, leucemie, sclerosi, distrofie e problemi di fertilità, parte il monitoraggio, già richiesto nel 2007 con una raccolta firme, dell’inquinamento ambientale. A misurare nel territorio comunale campi elettrici e magnetici, del gas radon e a redigere il piano di zonizzazione acustica, per un importo complessivo di 6 mila euro, sarà l’ingegnere Giovanni Chiovetta. Visto l’aumento dei casi di tumore e altre malattie negli anni si sono avanzate molte ipotesi, che tali sono rimaste perché mai confermate da una ricerca scientifica, ma che si sono fatte strada tra la popolazione alimentando vere e proprie leggende metropolitane.

Tra queste ipotesi diventate leggende, per quanto riguarda l’insorgenza di neoplasie e patologie tumorali, si è parlato della presenza nel sottosuolo di residuati bellici del secondo conflitto mondiale e di materiali tossici, quali amianto o uranio, interrati in proprietà private. Si era avanzata anche una ipotesi genetica secondo cui i numerosi casi di sclerosi e distrofie muscolari sarebbero collegate alla discendenza della popolazione troinese dalla stirpe normanna degli Altavilla. Sotto “inchiesta popolare” anche il traffico aereo nel cielo troinese in cui fanno rotta gli aerei in partenza ed in arrivo dall’aeroporto di Catania, ma anche i serbatoi idrici e i tetti in eternit. A febbraio 2007 partì una petizione, avviata da don Pietro Maccarrone a cui, in pochissimo tempo,aderirono circa 2 mila persone.

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