VALGUARNERA. Approda in Tribunale il processo all'amministratore di tre società di servizi postali della provincia, che avrebbe intascato i soldi delle bollette pagate dagli utenti. Sarà processato a partire da domani per peculato Vincenzo Marchì, valguarnerese di 60 anni difeso dall'avvocato Sinuhe Curcuraci. Secondo l'accusa, le persone si presentavano in buona fede agli sportelli delle sue società e lui, anziché pagare gli enti che emettevano bollette o fatture di vario tipo, teneva per sé i soldi. Il rinvio a giudizio del Gup di Enna Calogero Commandatore risale allo scorso novembre.
Si aprirà dunque domani, di fronte al Tribunale collegiale di Enna, presieduto dal giudice Giuseppe Tigano, il processo a Marchì. L'ipotesi di peculato viene contestata in relazione a ben 59 tra bollette e fatture, la maggior parte delle quali ai danni di diversi clienti. Secondo gli inquirenti, l'imputato avrebbe trattenuto i soldi riscossi per conto delle società pubbliche creditrici di bollette o fatture varie: avrebbe fatto sparire in tutto 116.298 euro dal novembre 2010 al febbraio 2011. La gente pagava piccole somme, da poche decine di euro a 2.000 euro, e lui, anziché prendere il denaro e consegnarlo agli enti, lo avrebbe intascato, pur rilasciando regolare ricevuta. Diametralmente opposta è sempre stata invece la tesi difensiva, sostenuta dall'avvocato Curcuraci, secondo cui non è configurabile alcuna ipotesi di peculato.
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