PIAZZA ARMERINA. «Avevamo informato il Prefetto della presenza di offerte similari, il fatto che il bando sia stato revocato vuol dire chiaramente che avevamo ragione». Il comitato civico «Legalità Quartiere Normanni Santa Croce», contraria all'accoglienza di 100 migranti in un palazzo condominiale di via Leonardo Da Vinci, si dice soddisfatto per la decisione del prefetto Fernando Guida di revocare in autotutela il bando per l'individuazione di nuovi centri di accoglienza in provincia di Enna. Ed annuncia che adesso vigilerà per verificare l'attuazione, in caso di un nuovo bando, dei vincoli deliberati all'unanimità dal consiglio comunale ad inizio gennaio sul numero di migranti massimo da ospitare nel bel mezzo di un quartiere popolato da numerose famiglie residenti.
«Non vogliamo impedire il lavoro del Prefetto, siamo contenti che siano state prese in considerazione alcune anomalie che avevamo segnalato, quello che chiediamo adesso è che il vincolo di un massimo di 25 migranti da inserire in un contesto residenziale sia rispettato dall'organo di governo provinciale, i patti ratificati da tutti i consiglieri comunali della città vanno seguiti, in caso contrario torneremo a protestare e ad organizzare azioni drastiche», dice Davide Careri, presidente del comitato, aggiungendo come tale vincolo numerico debba riguardare «ogni area della città», non solo Santa Croce.
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