ENNA. Temperature rigide, asfalto scivoloso e il bollettino della 117 Bis torna ad aggiornarsi puntualmente. Secondo mezzo che si ribalta in 48 ore prima del bivio Furma, sulla statale che dalla città dei mosaici porta a Enna e Valguarnera. Ieri mattina è toccato ad un furgone con a bordo due operai a finire a testa in giù in quella che ormai è tragicamente e tristemente nota come la «curva della morte», per via dei numerosi drammi della strada che si sono verificati negli ultimi anni. Questa volta per fortuna solo ammaccature ed escoriazioni per i due occupanti.
Il furgone stava transitando in fase di discesa lungo il grande curvone quando l'autista ha perso il controllo del veicolo che si è capovolto, finendo la sua corsa sulla sua stessa corsia. Per fortuna il mezzo non ha invaso l'altra corsia e non sono stati coinvolte auto, come già successo in passato.
Sul posto sono arrivati un’ambulanza del 118, le pattuglie di polizia e carabinieri e la ditta privata Lionti per la rimozione del mezzo e la bonifica della sede stradale dai detriti. Il traffico nel tratto di curva è rimasto rallentato per un'ora circa. Le temperature molto rigide di questi giorni, ancora più basse notoriamente in quella zona della 117 Bis immersa tra i boschi, con la neve caduta qualche ora prima e uno strato di ghiaccio a lato carreggiata, potrebbero aver tradito il giovane alla guida del furgone. Purtroppo la «curva della morte» è finita tante volte al centro delle polemiche, oltre che nella cronaca nera dei quotidiani. Dopo l'ultima catena di incidenti e sangue della fine del 2013, con 3 morti, 7 feriti e 5 auto coinvolte in meno di due mesi, l'Anas aveva provveduto a far scattare una serie di misure per aumentare il livello di sicurezza del tratto killer: dissuasori, divisori di carreggiata, limite di velocità abbassato ai 50 chilometri orari, pannelli elettronici con luci intermittenti e segnaletica con display e misuratore di velocità in entrambi i sensi di marcia.
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