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Enna, tredicenne violentata dal branco: "Non era la prima volta"

Il retroscena trapela dopo il rinvio a giudizio di un comisano: per lo stesso reato, c’è già un condannato

ENNA. Non era la prima volta che si trovava al centro di una storia di abusi. All'indomani dell'apertura del processo a carico di un ventiquattrenne di Comiso, che quand’era diciottenne avrebbe partecipato a una violenza di gruppo ai danni di una ragazzina di tredici anni, trapela un incredibile retroscena. Otto mesi prima, la stessa ragazzina avrebbe subito abusi sessuali da altri due ragazzi, un minorenne e un giovane, S.D., appena diciottenne. I due l'avrebbero portata in una zona isolata e in tre occasioni l'avrebbero costretta a compiere atti sessuali con loro. La notizia del giorno, infatti, è che quel diciottenne, che oggi di anni ne ha 25, ha patteggiato. Il suo avvocato, il penalista di Piazza Armerina Sinuhe Curcuraci, ha concordato con l'accusa la pena finale di 2 anni di reclusione, con pena sospesa. Il patteggiamento è stato ratificato dal Gup Calogero Commandatore.

Al giovane sono state concesse le attenuanti generiche, ma il giudice lo ha comunque «interdetto in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori».  In quei giorni di agosto, secondo quanto riportato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura - ora per uno dei due è arrivato il patteggiamento - i due giovani avrebbero costretto la ragazzina, dopo averla portata di sera in un posto buio, a compiere atti sessuali con loro. Una brutta storia che risale al 2007 e che apre uno squarcio sinistro sull'adolescenza in provincia.

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