ENNA. L'autopsia sul corpo di Giuseppe Zagarella, 68 anni, ucciso ieri con un colpo di fucile alla testa nelle campagne di Barrafranca (En) sarà eseguita domani. La vittima è un allevatore. Secondo gli investigatori non dovrebbe trattarsi di un omicidio di mafia ma piuttosto di una lite per la gestione dei pascoli. Indagano i carabinieri.
I familiari lo hanno trovato morto in campagna, alla periferia del paese, e hanno pensato che fosse caduto e che il decesso fosse stato provocato da un malore. Così hanno chiamato un medico ed è stato disposto il trasferimento all'obitorio comunale di Barrafranca.
Solo una volta qui, però, si è compreso che in realtà era stato ucciso Giuseppe Zagarella, 68 anni, pastore di Barrafranca. L'anziano, sposato e padre di tre figli, non aveva alcun tipo di precedente penale; anzi è descritto da tutti come una brava persona, al di sopra di ogni sospetto, la cui scomparsa getta nello sconforto parenti e amici.
Sulla soluzione del giallo lavorano i carabinieri della stazione barrese, diretti dalla compagnia di Piazza Armerina e coadiuvati dal nucleo investigativo e dal reparto operativo del comando provinciale ennese. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Enna. L'omicidio è avvenuto nella campagna di Zagarella, in contrada Moli. Il cadavere è stato rinvenuto nel pomeriggio di sabato, ma i carabinieri sono stati avvertiti e sono potuti entrare in azione solo attorno alle 20. Le prime notizie così sono trapelate alle 23,30.
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