PIAZZA ARMERINA. Le proteste del comitato cittadino di contrada Santa Croce contro la programmata apertura di un nuovo centro di accoglienza per migranti rimbalzano fino a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. La vicenda è finita nel testo di un'interrogazione parlamentare presentata al Ministro dell'Interno Angelino Alfano dal deputato e capogruppo di Fratelli d'Italia Sergio Rampelli. Il parlamentare ha chiesto ad Alfano di conoscere tutti gli elementi di cui il ministero è in possesso sul caso di Piazza Armerina e «quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo».
«Il proliferare di centri di accoglienza a Piazza Armerina e in altri comuni della zona impongono di ripensare la logica della distribuzione sul territorio di tali strutture», scrive Rampelli, il quale nella ricostruzione della vicenda piazzese parte dal consiglio comunale del 7 gennaio scorso, quando all'unanimità i gruppi consiliari stabilirono che in un palazzo condominiale di via Leonardo Da Vinci, in contrada Santa Croce appunto, non dovessero esserci più di 25 migranti, contro i 90 previsti in origine. La presa di posizione del consiglio comunale era scattata dopo che i residenti di via Leonardo Da Vinci, riuniti nel comitato civico «Legalità Quartiere Normanni Santa Croce», temendo «gravi ripercussioni per l'ordine pubblico e la sicurezza dei residenti», aveva detto no al bando della Prefettura di Enna.
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