NICOSIA. Un’utenza domestica di una famiglia media, quattro persone che abitano una casa di circa 100 metri quadrati, e un bollettino di pagamento del gas di poco meno di 70 mila euro. Neanche fosse una centrale nucleare, ci sarebbero in due mesi questi consumi. Seppure assurdo è invece quanto è successo a una famiglia nicosiana, marito moglie e due figli, che con l’ultima bolletta si è vista recapitare, dalla Eni, due bollettini di pagamento, uno da 27,58 euro e l’altro da 66.764,05 euro.
«Il 21 febbraio – spiega Giovanni Garigliano legale della famiglia per lo studio Damages – i miei assistiti hanno ricevuto la fattura di pagamento e due bollettini di pagamento. Il primo bollettino porta la somma di euro 27,58, il secondo di euro 66.764,05 ed entrambi si riferiscono alla stessa fattura. È evidente che si tratta di un errore e per questo abbiamo chiesto alla società di stornare il secondo bollettino di euro 66.764,05, con scadenza 25 febbraio». Questo l’aspetto legale ma a raccontare la storia sono Francesca Proetto e Mario Pidone, marito e moglie che abitano la casa con i loro due bambini e che appena hanno visto il bollettino sono rimasti senza parole. «Ci sembrava impossibile – raccontano e inizialmente abbiamo pensato che avevamo letto male, ma non era così il bollettino era di 66.764,05 euro. Anche i cinque centesimi – commenta la signora Francesca – è una cosa assurda e fra l’altro non è la prima volta, anche se – precisa – erano arrivate bollette molto alte che poi erano state modificate è la prima volta che arriva una cifra così alta».
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