PIAZZA ARMERINA. Addio casa di riposo San Giuseppe. L'istituto si avvia alla chiusura definitiva. Il commissario straordinario, Giovanni Di Noto, ha approvato la delibera di estinzione dell'ente, avviando di fatto l'iter che porta ai lucchetti alla struttura. Ma il fatto ancora più evidente è quello che si sta verificando nelle ultime ore. Da mercoledì, infatti, dopo decenni di attività sul territorio, con periodi in cui venivano accolti e assistiti fino a 70 ospiti, non ci sono più anziani nella struttura di Piano Sant'Ippolito. L'Ipab di fatto non esiste più. Il presidente Di Noto ha inviato la delibera con la proposta di estinzione all'assessorato regionale alla Famiglia che dopo una breve istruttoria invierà gli atti al consiglio comunale per il parere sulla proposta.
Un parere obbligatorio, ma non vincolante. A quel punto dal dipartimento regionale verrà nominato un commissario liquidatore che dovrà occuparsi dei beni immobili e mobili di cui è proprietario l'istituto, dovrà affrontare il nodo spinoso dei debiti e quello del personale di ruolo che dovrebbe essere assorbito presso altri enti. La casa di riposo non era più in grado di poter provvedere a fornire i servizi minimi essenziali. Nella sostanza a causa dei debiti e della mancanza di liquidità la San Giuseppe non era più neanche in grado di poter fare la spesa adeguata per dare da mangiare ai suoi ospiti. La conferma arriva anche dalla direzione dell'istituto. La crisi debitoria e finanziaria, dovuta soprattutto alla gran mole di stipendi arretrati vantati dai dipendenti, con i decreti ingiuntivi, i pignoramenti e i contenziosi davanti all'autorità giudiziaria, hanno progressivamente portato al collasso della struttura. L'istituto, uno dei migliori per qualità dei dipendenti e dei servizi erogati, si sta spegnendo lentamente, di fatto in un clima di indifferenza e impotenza generale.
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