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Testimoniò sul tentato stupro, in aula ritratta: nessuna violenza

All'epoca aveva detto di aver praticamente dovuto tirare a forza fuori dalla macchina il ragazzo

ENNA. Ha ritrattato un testimone del processo per violenza sessuale a carico dell'operaio di 22 anni G.M., imputato per violenza sessuale ai danni di una ragazzina di quindici anni. A salire sul banco dei testimoni è stato un altro giovane, all'epoca amico della sorella della ragazzina, che, dinanzi agli agenti della Squadra Mobile, aveva accusato l'imputato. Adesso quel giovane, che all'epoca aveva detto di aver praticamente dovuto tirare a forza fuori dalla macchina quel ragazzo - quasi strappandolo da sopra la vittima, che urlava - ha cambiato versione dei fatti, dicendo di non ricordare nessuna violenza.

Sulla deposizione non sono emersi troppi particolari, perché il processo si celebra a porte chiuse, dinanzi ai giudici del Tribunale collegiale di Enna, presieduto da Giuseppe Tigano. Ma da quanto emerge il Pm avrebbe più volte ripreso il testimone, contestandogli vari passaggi della sua precedente testimonianza, che sarebbe stata molto dettagliata. Ieri in aula ha anche deposto un investigatore della Squadra Mobile, che ha riferito in merito alle attività investigative svolte dalla polizia, partite dal referto del Pronto soccorso, dove la quindicenne era stata portata dai genitori, e sulle attività d'indagine. Poi è toccato alla sorella e alla mamma della ragazzina, che hanno confermato pienamente il racconto della persona offesa.

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