ENNA. Ventinove anni fa ha deciso di cambiare vita e fondare un'attività produttiva assieme alla moglie, in contrada Moncemino. Ha scelto di investire, con coraggio e determinazione, nella profonda Sicilia, patria del terziario, delle attività economiche perennemente in bilico e della cultura del posto fisso «a tutti i costi». E adesso il settantaduenne Silvio Fiorello, che negli anni '80 ha lasciato un posto di funzionario del Servizio sanitario nazionale per lanciare la sua impresa, è un uomo che ha vinto la propria battaglia personale. È proprietario di un'azienda di successo, che esporta cravatte e accessori in tutto il mondo, dalle più vicine Francia e Svizzera al Giappone, Kazakistan, Russia, Senegal, Usa e Canada.
Ieri ha ricevuto il titolo di «Cavaliere all'Ordine e al Merito della Repubblica Italiana», che gli è stato conferito dal presidente della Repubblica Mattarella e consegnato, in occasione del 2 giugno, dal prefetto di Enna Fernando Guida. Presente ai principali eventi del settore, da Pitti Uomo alle esposizioni di Berlino e Parigi, la sede centrale del Cravattificio Fiorello non si è mai spostata da Gagliano.
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