ENNA. Esponenti politici, del mondo del clero, di associazioni, amministratori pubblici e, sopratutto, un migliaio di semplici cittadini. Sono coloro che nella giornata di domenica scorsa hanno firmato l’appello di solidarietà lanciato dai dipendenti precari e di ruolo della Provincia che si sono ritrovati in piazza San Francesco per parlare con la gente e spiegare loro gli effetti devastanti che avrebbe il default dell’ente Provincia sull’intera collettività. Una solidarietà «senza se e senza ma», quella arrivata ai dipendenti in assemblea permanente dallo scorso 19 maggio (e che continuano anche a pernottare nella sala consiliare dell’ente) che si sono ritrovati numerosi per tutta la giornata, sino a tarda sera, insieme a rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, nel gazebo allestito in piazza.
A firmare la petizione sono stati anche i due candidati sindaci del capoluogo, Mirello Crisafulli e Maurizio Dipietro, il deputato regionale Mario Alloro, il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, il vicesindaco di Calascibetta, Salvatore Catalano, e l’assessore del Comune di Regalbuto, Salvatore Carambia, (entrambi con tanto di fascia tricolore in rappresentanza delle rispettive istituzioni comunali).
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