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Giro di droga ad Agira, ridotte le pene in appello

AGIRA. La Corte d’Appello di Caltanissetta concede sconti di pena a tutti e ventisette gli imputati del processo antidroga «Nickname», ma non accoglie la richiesta della Polizia giudiziaria, che aveva chiesto di dimezzare, quasi, le pene inflitte ad alcuni di loro. Regge così anche in appello il quadro generale della sentenza, che segue la maxi-inchiesta degli agenti della Sezione di Pg del commissariato di Leonforte che, diretti dal pm Roberto Condorelli della Dda di Caltanissetta, hanno sgominato due presunti gruppi criminali in grado di distribuire marijuana e cocaina tra Agira e il circondario.

In primo grado erano stati inflitti in tutto 138 anni di galera, ora il conto si riduce a poco più di un secolo. Le pene più alte vanno ai presunti capi dei due gruppi di pusher, ovvero Pietro Cuccia, 13 anni in primo grado che adesso si riducono a 9 anni e 4 mesi; e Massimiliano Scaminaci, per cui si passa da 10 a 7 anni. La sentenza è stata emessa dalla Corte d'appello di Caltanissetta, presieduta da Letterio Aloisi, consiglieri Andreina Occhipinti e Giovanbattista Tona.

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