ENNA. La Dda di Caltanissetta ha dissequestrato il sito di Pasquasia, la miniera di sali potassici a cui erano apposti i sigilli il 27 marzo 2014 nell’ambito di un’inchiesta, per cui sono state notificate informazioni di garanzia ai responsabili della società al lavoro per la bonifica e alcuni responsabili di cantiere, sub-appaltatori e pubblici ufficiali. L’indagine, nel frattempo, prosegue. La notizia risale ad alcune settimane fa, eppure sino a oggi è rimasta inedita. Il sito minerario, dunque, è stato restituito alla Regione. Le operazioni di dissequestro sono state eseguite dai carabinieri del nucleo investigativo di Enna, diretti dal capitano Michele Cannizzaro. Rimangono affidati alla custodia dei proprietari solo alcune attrezzature e mezzi all’interno del sito. Adesso la Regione dovrà decidere se e come far ripartire la bonifica. Il sito di Pasquasia, si ricorda, deve essere ripulito dalla presenza inquinante di tonnellate di amianto. Sull’inchiesta gli investigatori, sin dall’inizio, hanno mantenuto il più assoluto riserbo. Le ipotesi di reato formulate in origine vanno dal traffico illecito di rifiuti tossici all’associazione a delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture, a possibili illeciti contro la pubblica amministrazione e la pubblica fede.
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