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Associazione mafiosa, assolto l’imprenditore agricolo Nicosia

Ma andrà in appello la condanna a 8 anni presa nello stesso processo per usura e tentata estorsione

ENNA. È passata in giudicato l'assoluzione di Maurizio Nicosia, imprenditore agricolo cinquantenne, dall'accusa di associazione mafiosa. Al tempo stesso approderà in appello, invece, la condanna a 8 anni che ha preso, nello stesso dibattimento, per usura e tentata estorsione. Sono state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Enna, al processo "Sole Nero", dall'omonima inchiesta della Squadra Mobile.

E il difensore dell'imputato, l'avvocato Antonio Impellizzeri, nonostante la mancata impugnazione della Dda e della Procura generale, ha deciso di ricorrere in appello e chiedere l'annullamento della condanna. Il fatto che la pubblica accusa abbia ritenuto di non presentare ricorso, così, ha reso definitiva la parziale assoluzione. Cade l'associazione mafiosa, ma restano gli altri due reati. La Dda, alla luce dell'indagine condotta dagli agenti della squadra mobile di Enna, aveva inizialmente accusato Nicosia di essere il referente a Villarosa di Cosa Nostra di Gela. Ma ad assolverlo è stato il Tribunale collegiale di Enna, presieduto da Elisabetta Mazza, giudici a latere Calogero Commandatore e Eugenio Alberto Stancanelli. Per lui, il pm Roberto Condorelli aveva chiesto 12 anni.

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