ENNA. La Prefettura non si tocca. La Segreteria provinciale del Sap (sindacato autonomo di polizia) ha dichiarato lo stato di agitazione permanente di tutti i poliziotti iscritti, in seguito alla notizia della paventata chiusura. «La chiusura della Prefettura di Enna, per il ruolo istituzionale di coordinamento e presidio che svolge sul territorio, sarebbe un fendente mortale inferto a ciò che rimane della provincia di con gravi contraccolpi anche al sistema di sicurezza pubblica ennese in quanto, molto probabilmente, a tale provvedimento seguirebbe la chiusura della Questura e di altri uffici di polizia, con conseguente forte contrazione della presenza sul territorio di uomini e mezzi della polizia e delle altre forze dell'ordine», dichiara il segretario provinciale Giovanni Sciotto.
«La classe politica nazionale e locale è chiamata ad assumersi la responsabilità delle conseguenze che tali scelte produrranno a danno di tutti i cittadini. La sicurezza non si può tagliare indiscriminatamente. Sopprimendo anche le 23 Questure pensano di poter recuperare uomini e mezzi per il presidio del territorio e per le indagini? Neppure uno! Anzi, con l'accorpamento e il declassamento delle Questure - che diventeranno sostanzialmente dei commissariati - il personale diminuirà perché quello trasferito o in quiescenza non sarà sostituito». Tutto ciò si inserisce in un contesto di turn over al 55% che già oggi, nella sola polizia produce un gap di organico pari a 18.000 unità, destinato a crescere sensibilmente nei prossimi mesi.
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