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Manca il personale, rischio tagli al punto nascita di Enna

Ostetricia e Ginecologia rischiano un ridimensionamento dei posti letto che da 34 passerebbero a 24

ENNA. Ostetricia e Ginecologia a rischio implosione. All'Umberto I, l'unico punto nascita attivo in provincia e designato come terzo Centro per le gravidanze a rischio in Sicilia rischia un ridimensionamento dei posti letto che da 34 passerebbero a 24 per mancanza di personale.

In sala d'attesa, ieri mattino, c'erano donne di Troina, Leonforte, Barrafranca, San Cataldo, Mazzarino che aspettavano di fare una visita o l'ultimo tracciato prima del ricovero per partorire. Qualcuno a giorni qualcun'altra entro le prossime 24 ore. In reparto le future mamme o neo mamme che arrivano da Gela, Caltanissetta, Petralia e Valguarnera aumentano ogni giorno mentre il personale resta sempre lo stesso.

Il reparto ormai raccoglie un bacino d'utenza sempre più ampio, che proviene dai punti nascita chiusi di Piazza Armerina, Leonforte e Nicosia ma va ben oltre perché l'unità operativa diretta dal dottore Ettore La Ferrera già nel 2011 era stato designata come il terzo Hub siciliano, ovvero prescelto come Centro di riferimento per le gravidanze ad alto rischio e per le emergenze ostetriche e ginecologiche per tre province (Enna, Caltanissetta e Agrigento), gli altri due sono Palermo e Catania.

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