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"Molestava un ragazzo al telefono", ragazza condannata ad Enna

Prende una cotta per un ragazzo di poco più grande di lei, ma lui è fidanzato con un’altra e per questo, una diciottenne, inizia a tempestarlo di telefonate, con molestie e pesanti ingiurie. In questo modo, non solo si è messa nei guai, ma ha fatto pure finire alla sbarra, sotto processo per molestie telefoniche e ingiurie, sua madre. Inizialmente, infatti, la Procura aveva emesso un decreto penale di condanna, una multa di poche centinaia di euro, per entrambe. Ma adesso tutto è stato chiarito, perché la ragazza si è presentata in aula, si è assunta la responsabilità delle sue azioni e ha scagionato, così, la madre.

La signora N., 52 anni, è stata assolta, “per non aver commesso il fatto”. Questa storia ebbe inizio nel luglio del 2012. Inizialmente sarebbero state brevi chiamate, dirette verso un ragazzo che vive in provincia. Poi le chiamate sarebbero aumentate, pure nel corso della notte, e i toni, allo stesso tempo, divenuti ingiuriosi. La “molestatrice telefonica” avrebbe insultato sia lui che la sua famiglia, rivolgendo epiteti ingiuriosi anche verso sua madre e suo fratello. A quel punto, così, il ventenne ha deciso di non passarci più sopra, si è presentato in caserma e ha sporto denuncia.

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