NICOSIA. Ancora un allevamento attaccato dai cani randagi nel territorio comunale. Siamo in contrada Valle dei Giunchi dove il signor Mario Di Dio ieri mattina ha trovato 4 pecore e 3 agnelli divorati dai cani. La problematica sta emergendo nella sua drammaticità da un paio di mesi e per gli allevatori i danni non si contano. «Da un mese a questa parte – spiega il signor Di Dio – stiamo combattendo per risolvere questo problema che ci crea danni, ma purtroppo non è stata presa nessuna iniziativa». Di Dio, come altri allevatori, hanno segnalato la presenza dei cani randagi a tutte le istituzioni.
«Solo nella mia azienda mancano una cinquantina di capi – sostiene Di Dio – e purtroppo per me sono solo danni e aumenti delle spese. Fino ad ora ho avuto danni per 10 mila euro”. In questi casi gli allevatori non solo subiscono la perdita dei capi ma devono sostenere le spese per la distruzione delle carcasse. Inoltre gli allevamenti attaccati dagli animali selvatici vengono isolati attraverso un provvedimento sindacale di sequestro.
In poco più di un mese gli allevamenti sequestrati sono stati 3. L’ultimo, in ordine di tempo, si trova in contrada Marrigo, era stato attaccato da cani randagi, dovrà rimanere sotto sequestro per 4 mesi e il latte prodotto dovrà essere bollito prima di essere utilizzato.
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