ENNA. Cartelle, fogli e penne pronti per prendere appunti anche oggi alle 9,30 all’ospedale Umberto I, suonerà la campanella e subito a studiare. Dopo le presentazioni, come si fa per il primo giorno di scuola, gli aspiranti medici dell'ateneo di Galati che non si trova in Romania ma a Enna, i futuri camici bianchi hanno iniziato a pieno ritmo (mattina e pomeriggio) a studiare la lingua romena che gli consentirà di accedere ai test d’ammissione che si svolgeranno a dicembre dopo l’Immacolata.
Sono una sessantina gli iscritti, il numero oscilla ancora, suddivisi per il momento in due “classi” che dovrebbero nei prossimi giorni diventare tre. I ragazzi, ogni mattina sono accolti come il primo giorno da Gina Necula e Alina Ganea le due insegnanti arrivate proprio dall'ateneo di Galati e insieme a loro c’è la segretaria d’ateneo e traduttrice Elena Bujor. Gli iscritti, buona parte interessati a frequentare Medicina e un quinto circa Professioni sanitarie, arrivano da tutta la Sicilia e sono molto motivati ad apprendere una nuova lingua e la mattina si presentano puntuali all’Umberto I, dove si tengono le lezioni. Qualcuno ha già fatto esperienza all'estero, a qualcun altro brucia ancora la ferita per non avere passato i test d'ammissione in Medicina a Catania o Palermo. Ci sono matricole ma soprattutto “veterani” o “vittime” del sistema d’istruzione italiano che hanno più anni provato ad accedere a medicina.
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