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Enna, il ministro tuona: "La facoltà rumena deve essere chiusa"

ENNA. «Abbiamo già scritto una lettera alle autorità prefettizie locali, seguendo le procedure che si devono seguire in questi casi», lo ha dichiarato, a margine di un'iniziativa al teatro Argentina, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, riferendosi al “caso Enna”.

Nuova bufera sulla Proserpina che con la partecipazione dell'Università rumena “Dunarea de jos” di Galati, ha infatti attivato i corsi dichiarati illegittimi dal Ministero dell'Istruzione. Il effettivamente il Miur ha scritto al prefetto Fernando Guida, al procuratore Calogero Ferrotti, all’Anac e all’avvocatura dello stato di Caltanissetta chiedendo a ognuno di intervenire per le rispettive competenze. Il prefetto Guida avrebbe già chiarito «che la cosiddetta fondazione Proserpina in realtà non è una fondazione» perché non ha mai provveduto a richiedere, ai fini del riconoscimento l’iscrizione nell’apposito registro che è istituito presso la Prefettura.  Sembrerebbe, infatti, che la fondazione non sia mai esistita. Piuttosto esisteva un’associazione chiamata appunto “Fondazione Proserpina”, che il 6 ottobre scorso è stata trasformata in una Srl. La società con capitale sociale di 7,700 euro, 1.950 euro ciascuno, ha nell’oggetto sociale «La promozione del diritto allo studio e la prestazione di servizi alle attività formative di qualsiasi ordine e grado». «Quei corsi non devono né possono partire», tuona il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone.

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