PIAZZA ARMERINA. «L'ospedale non si tocca», «Giù le mani dall'ospedale», «La Chirurgia c'è». Fischietti, bandiere, striscioni, megafoni e cartelloni, la città dei mosaici si è risvegliata ieri mattina unita e compatta a difesa del presidio sanitario Chiello. Un corteo di protesta ha preso le mosse dalle 9.30 da piazza Garibaldi, dove associazioni, comitati, studenti e cittadini si sono dati appuntamento per dire no ad ogni ipotesi ulteriore di ridimensionamento che possa portare alla chiusura di fatto della struttura.
Presenti con i propri gonfaloni diverse delegazioni provenienti dai comuni vicini, soprattutto del nisseno, come Riesi, Mazzarino e San Cono, ma anche dall'ex provincia ennese, come Leonforte e Nissoria. Assente al corteo il deputato piazzese Luisa Lantieri, impegnata in altre attività istituzionali all'assemblea regionale siciliana. «Condivido sia lo spirito che le intenzioni della manifestazione ma purtroppo giorni cruciali si vivono anche all'assemblea regionale, organo dal quale migliaia di lavoratori della forestale e dell'antincendio si aspettano entro oggi (ieri per chi legge, ndr) una risposta ai loro problemi», spiega la Lantieri che precisa: «Nel frattempo continua qui a Palermo il mio impegno per l'ospedale Chiello. Ieri mi sono recata nuovamente all'assessorato alla Sanità dove ho incontrato i dirigenti del settore con i quali abbiamo analizzato nuovamente il Piano aziendale presentato dai vertici dell'Asp 4 di Enna e sottolineato alcune incongruenze».
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