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Gli avvocati si fermano, a rischio mille processi a Enna

ENNA. Gli avvocati penalisti chiedono maggiori garanzie del diritto di difesa e dei diritti degli imputati, e che venga garantito, in generale, il cosiddetto «equo processo» per tutti, indipendentemente dalle accuse di cui l'imputato risponde.

Per questo sono saltati 150 processi penali, ieri mattina, al Tribunale di Enna: erano in programma udienze dinanzi a tre giudici monocratici e un giudice di pace, ma slittano ad altre date per l'astensione dalle udienze proclamata dai penalisti.

E si calcola che ne salteranno oltre 1.000, da qui alla fine della settimana. L'astensione, più specificamente, è stata proclamata dalla giunta dall'Unione delle Camere Penali. A ribadire le ragioni della mobilitazione è stato il consiglio della Camera penale ennese, presieduto da Michele Baldi e composto dagli avvocati Andrea Di Salvo, Gianfranco D'Alessandro, Paolo Giuseppe Piazza e Luigi Spinello. Sono diversi i punti al centro della protesta dei penalisti, che ieri mattina hanno anche distribuito dei facsimile dei cosiddetti braccialetti elettronici, la misura alternativa al carcere che non è mai stata "realmente applicata".

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