ENNA. Avrebbe scritto "Fino a qui tutto bene" a commento di una sua foto, postata su Facebook, mentre se ne stava comodamente seduto sul tetto di una macchina della polizia di Enna, con l'aria ironica. E avrebbe pure postato una seconda immagine in cui, coricato sul cofano anteriore di un'altra volante, mostrava entrambe le dita medie.
Due "scherzi", documentati dal social network più diffuso da queste parti, che rischiano di costare cari, adesso, a un ventenne ennese, G.N., che si è beccato una denuncia a piede libero per "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate". La denuncia è stata formalizzata dagli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore Gabriele Presti. Secondo gli investigatori, quegli scatti fugaci lo ritraggono in "pose oltraggiose nei confronti dell'Istituzione Polizia di Stato". L'indagine è stata aperta dalla polizia dopo che, personale della sezione antidroga e di contrasto al crimine diffuso, attraverso accertamenti su Facebook, ha notato le foto nel suo profilo: un'immagine mentre, secondo gli agenti, "con fare beffardo, si trovava seduto sul tetto di una vettura della Polizia di Stato in colori istituzionali".
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