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Mafia, droga e terrorismo: il questore di Enna fa il bilancio del 2015

ENNA. Operazioni antimafia e contrasto al traffico di droga, ma anche lotta al terrorismo internazionale e al proselitismo sul web. Anche il 2015 a Enna è stato contrassegnato da arresti e denunce a piede libero, per gli agenti della Squadra Mobile e della Digos. È stato tracciato il consuntivo proprio ieri, in vista dell’ultimo dell’anno e dell’ultimo giorno a Enna del Questore Ferdinando Guarino, che da domani andrà in pensione.

La Squadra Mobile, operazioni antimafia e antidroga
Fra le inchieste più importanti degli agenti della Squadra Mobile, diretti fino a pochi mesi fa dal commissario capo Alessandro Scardina, ora dal vicequestore Gabriele Presti, va ricordato che il 2015 si è aperto con i dieci arresti, a febbraio, per traffico di droga nell’operazione Medusa. Gli arrestati, tra Piazza Armerina e Agira, sono indagati di traffico di marijuana e cocaina. L’11 giugno è poi scattata l’operazione Discovery, con cui gli investigatori hanno portato in carcere 13 persone per associazione mafiosa, rapina, estorsione e porto d’armi abusivi, per citare solo alcuni dei reati compiuti da un presunto clan operante nella zona di Troina, che sarebbe collegato con Cosa Nostra di Catania. A ottobre poi è scattata l’operazione Discovery2, che ha fatto finire in carcere altre 23 persone per presunti “cavalli di ritorno” organizzati, secondo gli inquirenti, con il metodo mafioso. Fra le altre inchieste, si segnala quella che ha portato in manette, il 21 aprile scorso, un giovane che ha aggredito, tentando di accoltellarla, la sua ex fidanzata a Enna bassa.

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