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Pietraperzia, mobilitazione dopo le intimidazioni al maresciallo

PIETRAPERZIA. Mobilitazione a Pietraperzia dopo l’intimidazione al maresciallo capo Giuseppe Castrovilli, comandante la stazione carabinieri di viale Don Bosco, ignoti hanno esploso colpi di arma da fuoco alla sua auto. La risposta delle istituzione non si è fatta attendere. Sono state infatti rafforzate le misure di sicurezza e di prevenzione del crimine. In paese sono giunte numerose pattuglie delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, arrivate anche da altri comuni e che hanno cominciato a passare a setaccio il paese e il suo hinterland. I controlli vengono svolti in numerose maniere e con il servizio H 24.

Il rafforzamento di uomini e mezzi anche dopo il vertice tecnico tenutosi in prefettura alla presenza del viceprefetto vicario. Con l’aumento delle forze dell’ordine in campo, si vuole in particolare evitare il ripetersi di simili episodi. Intanto, sono ancora visibili, nei due angoli inferiori della targa di intitolazione della caserma, i segni del “passaggio” dei proiettili. L’attentato era avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Contro l’automobile, una Citroën “Xara Picasso” grigia, erano stati esplosi colpi di fucile caricato a pallini. Gli spari avevano mandato in frantumi il finestrino lato guida. Ancora non è chiaro a chi fosse diretto l’attentato, se al comandante in persona o all’Arma dei carabinieri.

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