ENNA. C' è qualche timido segnale positivo, perché diminuisce sensibilmente, negli ultimi sei mesi, il numero di proprietà immobiliari sottoposte a "vendite coattive", dai tribunali, per coprire de bitio fallimenti dei proprietari. Da giugno dello scorso anno a oggi, secondo i portali che si occupano della pubblicazione di avvisi pubblici, perizie, foto e ordinanze di ogni singolo bene, il numero delle procedure è sceso lievemente, passando da 169 a 166.
Cifre che, comunque, evidenziano nel lungo periodo un trend negativo, considerato che un anno fa di questi tempi il numero era ampiamente inferiore, pari a 102 soli beni in vendita. Si mantiene preoccupante perché resta vicino al record assoluto di sempre, risalente all' agosto del 2010, quando, in uno dei momenti di peggiore crisi finanziaria in provincia di Enna, i "lotti" in vendita erano ben 183. Famiglie e imprese, in sostanza, stori camente inclini a considerare i propri immobili come bene rifugio in assoluto, sono dunque costrette a vendere, o cedere all' asta i beni, per pagare i propri debiti; su istanza degli stessi creditori. In territorio ennese, la categoria di proprietà maggiormente sottratte per i debiti sono gli appartamenti, in certi casi anche all' interno di palazzine storiche. E nove volte su dieci il creditore è una banca.
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