ENNA. Il Pm Francesco Rio ha escluso l' ipotesi di violenza sessuale ma ha chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi per G.A., l' operatore socio sanitario di Enna accusato di aver aggredito la sua ex amante romena. Secondo il Pm non regge l' accusa di aver costretto la donna ad avere un rapporto sessuale, mentre sarebbero dimostrati i reati di lesioni, esercizio abusivo della professione medica, utilizzo di oggetti dell' ospedale Umberto I e usurpazione di titolo, perché al momento dell' arresto avrebbe detto di essere un avvocato, ma non si è mai abilitato. Da qui la pesante richiesta di condanna, formulata, nella requisitoria, ai giudici del Tribunale collegiale di Enna, presieduto da Giuseppe Tigano.
L' esercizio abusivo della professione medica consisterebbe nel fatto che l' imputato avrebbe somministrato farmaci pur non avendo i titoli per farlo. Per la difesa, va ricordato, si trattò di nient' altro che una comunissima fisiologica, di quelle che si trovano in farmacia. L' imputato, difeso dagli avvocati Antonio Impellizzeri e Carmelo Lombardo, si è sempre professato innocente.
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