ENNA. "L'Ato rifiuti è al fallimento. Ancora un mese o due e poi dovremo portare i libri in tribunale. E' necessaria una immediata e drastica riduzione dei costi".
A lanciare quello che ormai non è più un allarme ma è l'annunciato e definitvo disastro di una macchina che ha mangiato soldi e prodotto un buco economico incredibile farcito da disservizi e proteste è il sindaco di Enna Maurizio Dipietro. Neppure i Comuni hanno in questo momento contezza certa dei debiti. C'è chi parla di 200 milioni di euro e chi si spinge fino a 300.
Ma non sanno neanche quanto ogni anno costa muovere l'intera macchina dell'Ato rifiuti. Dipietro vuole fare chiarezza: "Sui costi e sugli incassi annuali dentro Enna Euno ci sono due versioni. La prima parla di una spesa di 30 milioni di euro, un deliberato dei Comuni di 18 milioni e un versato di appena 15 milioni. Un'altra versione parla di spese per 27 milioni di euro con un introito di 19 milioni". Senza contare che l'Ato sarebbe senza bilancio dal 2008. Insomma qualunque sia la lettura c'è un disavanzo strutturale che va da un massimo di 15 milioni di euro ad un minimo di 8 milioni di euro.
"Fino ad oggi la politica ha tentato di nascondere la falla e mettere una pezza, io voglio dire la verità fino in fondo". Per Dipietro ci sarebbe forse una via d'uscita: "Tagliare di netto e in pochi giorni tutti gli sprechi mentre i consigli comunali dovrebbero garantire la spesa esatta nei propri perimetri urbani".
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