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Morto durante la pesca subacquea, l'ultimo saluto di Barrafranca

La camera ardente è stata allestita nella sua casa di contrada Sitica. La cerimonia, alla matrice, sarà celebrata dal parroco don Giacomo Zangara

BARRAFRANCA. Sono stati fissati per le 15,30 di oggi pomeriggio alla matrice, parroco don Giacomo Zangara, i funerali del sessantaquattrenne Giovanni Saldigloria. L’uomo era morto nel pomeriggio di martedì nel mare di Cefalù durante una battuta di pesca subacquea nelle vicinanze del porto di Presidiana. La camera ardente, dopo la restituzione della salma, è stata allestita nella sua casa di contrada Sitica, lungo la provinciale 15 Barrafranca-Piazza Armerina e nella parte iniziale della stessa arteria.

Giovanni Saldigloria non era nuovo a battute di pesca subacquea. Egli infatti praticava questo suo hobby senza l’ausilio delle bombole ma si immergeva in apnea. Anche martedì pomeriggio aveva fatto ricorso a questa tecnica di immersione. Saldigloria era partito alla volta di Cefalù in compagnia di un amico dopo avere percorso circa 120 chilometri.

A lanciare l’allarme e ad allertare la Guardia Costiera era stato proprio il suo amico. Il suo compagno di viaggio e di avventura si era allarmato perché non aveva visto risalire Saldigloria dopo il tempo “canonico”. Riportato a riva dai marinai della Capitaneria di porto, Giovanni Saldigloria è morto per adinamia cardiaca durante le operazioni di soccorso ad opera del personale sanitario del 118.

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