ENNA. Chiama polizia e carabinieri dicendo che una bomba ad orologeria è stata lasciata davanti alla Questura. Uno scherzo di cattivo gusto che rischia di costare caro, adesso, a un quarantottenne ennese. Dopo aver verificato che dentro la busta di plastica c’era solo un vecchio orologio rotto, infatti, gli hanno fatto partire le ricerche e lo hanno scovato, mentre era ancora in zona.
Tra l’altro, era stato pure ripreso dalle videocamere di sorveglianza. Ora quell’uomo è stato denunciato per procurato allarme e rischia fino a 6 mesi di arresto. È accaduto alle 18,49 dell’altro ieri, quando è giunta una telefonata dalla cabina telefonica di piazza Garibaldi al 113. “C’è un pacco bomba ad orologio”, avrebbe detto l’uomo agli agenti, prima di staccare il telefono, quando gli agenti hanno chiesto spiegazioni.
Immediatamente è partito l’allarme, perché in tempo di lotta al terrorismo internazionale le caserme e i posti di polizia – a maggior ragione una Questura – vengono considerati siti sensibili. Tra l’altro la Questura di Enna, in passato, è stata anche indicata come un potenziale bersaglio di Cosa Nostra. Uno scherzo che però ha costretto gli agenti a sottrarre del tempo prezioso alle loro attività di servizio per andare in cerca di bombe, fortunatamente inesistenti. Da qui la denuncia a piede libero, formalizzata alla Procura di Enna.
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