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Piazza, Calcagno: «Andrò ai funerali di Failla»

ENNA. «Andrò ai funerali di Salvatore Failla, a Carlentini». Filippo Calcagno, 65 anni, l’ex ostaggio rimasto per otto mesi in mano ad una banda armata di criminali in Libia insieme ad altri tre colleghi, solo a parlarne si emoziona, le parole escono ancora a fatica. Troverà le forze nei prossimi giorni per affrontare forse il momento più difficile da quando ha fatto rientro a casa, quello dell’estremo saluto allo sfortunato compagno di sventura, siciliano come lui.

Da quando è tornato a casa, nella sua villa di contrada Colla/Scarante, Calcagno non ha mai mancato di ricordare i due colleghi-compagni che sono rimasti uccisi in circostanze ancora tutte da chiarire, Salvatore Failla e Fausto Piano. I quattro compagni di sventura in oltre 200 giorni di prigionia forzata erano diventati fratelli e confidenti. Un legame speciale che si è rotto per sempre.

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