ENNA. Era accusato di aver provocato, non diagnosticando durante gravidanza una patologia di cui era affetta la sua bimba, gravi problemi di depressione a una giovane madre della provincia. Ma la condotta professionale del dottore, un ginecologo ennese che prima di questo processo non aveva mai dovuto affrontare alcun processo, è stata ineccepibile: aveva proposto alla sua paziente di fare l’amniocentesi e poi, durante la gravidanza, «seguì diligentemente le linee guida del settore», svolgendo inoltre «con perizia tutti gli esami ecografici, valutandone correttamente i risultati».
Per questo il Tribunale di Enna lo ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste. E inoltre il giudice monocratico Marco Lorenzo Minnella ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per procedere, eventualmente, nei confronti della madre: per il giudice «quanto affermato» da lei non solo non corrisponderebbe al vero, ma sarebbe stato anche «dolosamente preordinato per fare emergere possibili profili di addebito a carico dell’imputato».
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