ENNA. Secondo la Procura, sarebbe lui lo spacciatore che diede una dose letale di cocaina a Maurizio Bannò, disoccupato di 38 anni, morto per overdose il 7 agosto 2011. Eppure due anni fa il presunto pusher Paolo Gazzo, condannato a 4 anni e 2 mesi per spaccio, è stato assolto dall’accusa di “morte come conseguenza di altro delitto”: per il giudice, non ebbe responsabilità per la morte. Per questo ora si va in appello, su ricorso della Procura. E la Corte di Caltanissetta ha fissato l’udienza per il 3 maggio. Il ricorso è stato sollecitato dalla famiglia di Bannò, che si è costituita parte civile, assistita dagli avvocati Piero Patti e Antonina Provitina. In pratica la Procura chiede di condannare Gazzo anche per la morte del “cliente”. Un anno dopo, si ricorda, era giunto un patteggiamento tra Gazzo e i suoi difensori, gli avvocati Gaetano Grassia e Orazio Spalletta, e la Procura di Nicosia. La pena concordata era 4 anni e 6 mesi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE