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Trasfusioni infette, risarcimento per i familiari di un ennese contagiato

ENNA. Il Tar di Catania ha condannato il ministero della Salute a versare 760.000 euro, come risarcimento danni, ai familiari di un uomo morto nel dicembre 2008 in seguito ad una trasfusione di sangue eseguita in ospedale della provincia di Enna nel 1983, che gli ha fatto contrarre il virus dell'epatite C, poi evolutosi in cirrosi epatica. Patologia che, nel 2008, ne ha causato la morte.

L'uomo, che aveva 54 anni, ha lasciato la moglie e due figli. A rappresentare la famiglia è stato l'avvocato Silvio Vignera per conto dell'Associazione a tutela degli epatopatici e malati (Atem), che ne dà notizia.

«La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - spiega Vignera - lo scorso 14 gennaio ha sanzionato lo Stato Italiano per notevoli ed ingiustificabili ritardi nel riconoscere il diritto delle vittime di danni da emotrasfusioni e nel pagamento dei relativi risarcimenti. La sentenza del Tar è dello scorso 23 marzo».

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